In una direttiva approvata dal dipartimento della Funzione pubblica emergono le linee guida per l'applicazione dello smart working per i lavoratori del pubblico impiego.
Le istruzioni generali prevedono innazitutto che ogni ente organizzi autonomamente per i proprio personale e che, come previsto dalla legge in attesa di pubblicazione in Gazzetta, non si possano avere disparità economiche o di avanzamento di carriera per i lavoratori che lo richiedono . Altre linee indirizzo riguardano:
Si evidenziano inoltre potenziali criticità nella fornitura di strumenti di lavoro informatici , contrapposta agli strettissimi vincoli di bilancio, per cui si invita a prevedere l'utilizzo di mezzi informatici del dipendente a meno che le amminsitrazioni interessate non riescano proprio con il telelavoro a realizzare risparmi da destinare a questo scopo . Altro problema da non sottovalutare a questo proposito anche la necessità di assicurare la totale sicurezza informatica .
Sul DDL del lavoro autonomo e smart working vedi anche Smart working 2017, esempi e criticità