Il 30 settembre 2022 è stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore Gas-Acqua, scaduto a dicembre 2021.
L’ipotesi di accordo è stata sottoscritta dalle rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e dalle rappresentanze delle associazioni datoriali di ANFIDA, PROXIGAS, ASSOGAS e UTILITALIA, dovrà ora essere votato dalle lavoratrici e dai lavoratori .
Qui il testo dell'accordo in PDF.
Si ricorda che le aziende interessate da questo contratto in Italia sono circa 400 e impiegano oltre 43 mila addetti.
Le imprese gestiscono i servizi relativi alla distribuzione e alla vendita del gas, al teleriscaldamento, gestione calore, alla cogenerazione, alle attività ed ai servizi relativi al ciclo integrale dell’acqua, incluse le attività di depurazione e gestione delle reti fognarie.
Gli enti bilaterali di assistenza di riferimento sono
Vediamo di seguito alcune delle novità previste dal nuovo contratto sia dal punto di vista retributivo e normativo-contrattuale, come illustrati dal comunicato sindacale
L’aumento complessivo (Tec) sarà di 220 euro nel triennio 2022-2024
L'aumento medio sui minimi (Tem) sarà di 203 euro e distribuito in 3 tranche con il seguente calendario:
Per quanto attiene alla produttività sarà di 17 euro (14 mensilità all’anno) per gli anni 2023-2024.
Al termine della vigenza contrattuale la verifica dello scostamento inflativo, fra inflazione programmata e inflazione consuntivata, non modificherà i valori economici definiti. Il contratto produrrà un montante complessivo di 3521 euro.
E' previsto anche per i lavoratori che prestano la loro opera in reperibilità da remoto l'aumento di 1 euro sull’indennità dal primo gennaio 2023.
L’intesa potenzia il sistema partecipativo sull’andamento del settore, sui modelli organizzativi e sugli scenari del settore energetico sia a livello nazionale che territoriale.
Inoltre l’accordo prevede l’ampliamento e lo sviluppo della formazione con la partecipazione del sindacato nei progetti formativi finalizzati all’adeguamento professionale sui nuovi modelli organizzativi e sulla crescita professionale.
In materia di apprendistato aumenta la quota di ingresso salariale passando dall’attuale 75% all’80% della retribuzione
Infine, si prevede l’avvio di un percorso che dovrà definire entro l’anno 2023 un nuovo sistema classificatorio focalizzato sull’autonomia, la conoscenza e l’esperienza del lavoratore e il riconoscimento economico di un salario aggiuntivo a livello orizzontale.
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