Nella recente sentenza 11504/2017 la Cassazione modifica completamente l'impostazione finora seguita per la determinazione dell'assegno di mantenimento .
Si afferma infatti che con il divorzio cessano tutti gli effetti dettati dal matrimonio, compreso il legame con la situazione sociale ed economica precedente. Per questo non ha senso il riferimento al tenore di vita precedente nel determinare l'asegno divorzile destinato al coniuge piu debole. Il principio era stato adottato nel 1990 dalle Sezioni Unite .
Ora invece il criterio deve diventare quello dell'autosufficienza e dell'indipendenza ovvero la possibilità di ciascuno di mantenersi per le specifiche condizioni familiari , il patrimonio personale, la presenza di altri redditi. La Cassazione afferma dunque che il matrimonio non deve essere considerato una rendita di posizione immodificabile e che l'assegno deve diventare solo una base di partenza per aiutare il raggiungimento dell'autosufficienza economica anche della parte piu debole.
La Corte ha anche ricordato che che il diritto al mantenimento viene definitivamente meno quando si crea una nuova famiglia di fatto, e che lo stesso mantenimento per i figli non dura per sempre.
Sulla base di questa impostazione probabilmente gli ex-coniugi particolarmente facoltosi che stanno pagando assegni molto alti potranno chiedere una rideterminazione degli importi .
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