Ai lavoratori dipendenti che hanno trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi spetta, a determinate condizioni, una detrazione forfetaria, rapportata al numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare è stata adibita ad abitazione principale, pari a:
Destinatari del beneficio sono esclusivamente
Elemento caratterizzante la detrazione è il trasferimento della residenza nel Comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi che deve avvenire nei tre anni precedenti a quello in cui si richiede la detrazione. Il nuovo comune di residenza deve distare dal vecchio almeno 100 chilometri, e comunque deve essere in una diversa regione. I due requisiti (distanza pari ad almeno 100 chilometri tra i due comuni e ubicazione del comune in una regione diversa rispetto a quella di provenienza) devono essere rispettati contestualmente. La residenza deve essere stata trasferita nei 3 anni antecedenti a quello di richiesta della detrazione.
La detrazione spetta per i primi tre anni dalla data di variazione della residenza. In caso di intestazione del contratto di locazione a più soggetti, la detrazione deve essere divisa tra gli intestatari del contratto in possesso dei requisiti richiesti (qualifica di lavoratori dipendenti, distanza dal comune ove era la precedente residenza), nella misura a ciascuno spettante in relazione al proprio reddito.
Ad esempio, in caso di contitolarità tra 3 soggetti, due dei quali lavoratori dipendenti, la detrazione spetta solo a questi ultimi, nella misura del 50% ciascuno tenuto conto dei limiti previsti per i relativi redditi.
La detrazione va indicata nel rigo E72 della dichiarazione dei redditi 730/2017.
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