Nella seduta pomeridiana di ieri 19 aprile il Senato ha approvato in via definitiva con 140 voti favorevoli,49 contrari e 31 astenuti il provvedimento di conversione in legge del decreto-legge n. 25, sul lavoro accessorio, cosiddetto "abrogazione voucher" . Il provvedimento ripristinava inoltre la responsabilità solidale negli appalti.
Per il segretario della CGIL Camusso che aveva promosso la richiesta di un referendum abrogativo "È un risultato importante. Una giornata di festa per tutti quelli che hanno creduto e si sono impegnati per questo risultato. Primo obiettivo raggiunto". Il ddl di conversione prevede comunque che i buoni per prestazioni di lavoro già richiesti alla data di entrata in vigore del decreto possono essere ancora impiegati fino al 31 dicembre 2017.
Dalle associzioni datoriali però è un coro unanime di proteste per la mancanza di uno strumento flessibile e adatto a gestire le esigenze di lavoro saltuario e occasionale. Il governo , con le parole del sottosegretario Bobba si dice impegnato a servizio dei cittadini per elaborare una alternativa ma ad oggi non emergono novità e si avvicina con la stagione estiva un momento di grande difficoltà per le imprese del terziario nel settore turismo, che erano tra i maggiori utilizzatori dei voucher lavoro.
La Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha indicato in un documento di approfondimento alcuni possibili strumenti contrattuali alternativi per utilizzare i lavoratori per brevi periodi : il lavoro intermittente (o lavoro a chiamata), il lavoro con contratto di somministrazione, le collaborazioni coordinate.
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