Durante il convegno Tutto Lavoro organizzato dal Sole 24 Ore , la scorsa settimana, è stato fatto un interessante confronto sui costi per le aziende in materia di anticipo pensionistico per i lavoratori che si avvicinano all'età in cui matura il diritto alla pensione di vecchiaia.
In particolare sono stati confrontati i costi derivanti dall'esodo incentivato della legge 92 2012 , "legge Fornero", e la nuova APE AZIENDALE, ovvero l'APE con un contributo dell'azienda all'assegno anticipato, fino a 3 anni e 7 mesi, rispetto al limite di legge, a fronte di un prestito ventennale, che poi viene restituito con decurtazione sull'assegno di pensione, introdotta dalla legge di stabilità 2017.
Il risultato è che il nuovo strumento APE sembra preferibile dal punto di vista dell'azienda che voglia accompagnare determinati lavoratori al prepensionamento.
Vediamo in sintesi il confronto:
COSTI ISOPENSIONE per l'azienda:
COSTI APE AZIENDALE
In questo caso il lavoratore contribuisce sostanzialmente ai costi, restituendo gli importi anticipati dall'INPS con una rata decurtata dalla pensione.
La normativa prevede l'entrata in vigore dell'APE dal 1 maggio 2017, ormai alle porte , mentre si è sempre in attesa dei decreti attuativi per verificare in dettaglio i costi e le procedure che consentano e sia alle aziende che ai lavoratori interessati, una valutazione pratica delle opportunità, con maggiore cognizione di causa .
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