L'ANPAL ha pubblicato l'avviso relativo all'avvio della sperimentazione dell’assegno di ricollocazione (delibera ANPAL 1/2017) . La misura consiste in una sorta di "dote " ai disoccupati che consente di ottenere dai Centri Per l'Impiego e altri enti accreditati, servizi di assistenza nella ricerca di lavoro. Sono state stanziati a questo fine circa 32 milioni di euro. Viene ora testata su circa 30mila persone, selezionate casualmente tra i disoccupati da oltre quattro mesi, percettori di Naspi.
LA PROCEDURA IN PRATICA
I soggetti, selezionati tra quelli iscritti al CPI che sono stati profilati con il "profilo personale di occupabilità " sulla base delle competenze e altri parametri, riceveranno una comunicazione a mezzo posta e un avviso via email o sms e potranno decidere se aderire o no alla sperimentazione , senza pregiudicare la precezione della Naspi. Avranno anche la possibilità di scegliere se ricevere l'assegno presso il centro per l’impiego (Cpi) presso cui ha rilasciato la dichiarazione di disponibilità ad accettare un lavoro, oppure richiederlo direttamente con la procedura telematica del portale www.anpal.gov.it.
L’assegno di ricollocazione va utilizzato per l'acquisto di servizi di formazione e orientamento al lavoro sia presso presso i Cpi che presso altri soggetti accreditati aa livello nazionale o regionale. Esso verrà erogato effettivamente agli enti incaricati dell'assistenza solo nel caso il progetto si concluda con una assunzione . Gli importi vanno dai mille ai 5mila euro, (inversamente proporzionali alla difficolta di inserimento del lavoratore) in caso di stipula di un contratto a tempo indeterminato. Si dimezzano nel caso di contratti a tempo determinato di almeno sei mesi e si riducono ancora (tra 250 e 1.250 euro) nel caso di contratti di tre mesi , che però saranno attivabili solo nelle Regioni “meno sviluppate” ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Nel caso in cui il lavoratore non trovi un impiego, agli operatori spetterà solo un rimborso pari a 106,50 euro per ogni disoccupato, sempre che abbiano comunque realizzato un minimo di successi occupazionali per ogni singola sede operativa nei sei mesi precedenti la richiesta di rimborso,
La sperimentazione confluirà nella messa a regime della misura senza soluzione di continuità . E' ancora possibile per gli enti interessati a partecipare alla sperimentazione presentare domanda di accreditamento presso la propria Regione, seguendo le istruzioni riportate nell'avviso .
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