Entro il 28 febbraio 2017 gli amministratori di condominio devono trasmettere all'Agenzia delle Entrate la comunicazione con i dati dei condòmini cui spetta la detrazione per i lavori di recupero o risparmio energetico effettuati sulle parti comuni. Il Presidente di Confedilizia che recentemente aveva chiesto l'annullamento di tale comunicazione, si è incontrato con il viceministro dell'Economia Luigi Casero, per snellire le «specifiche tecniche» di questo nuovo adempimento, eliminando le richieste più assurde.
Una di queste è la corretta indicazione di colui che ha diritto alla detrazione, in quanto per l'Agenzia vale il principio "detrae chi ha pagato". In particolare, l'articolo 1 del provvedimento dell’Agenzia del 27 gennaio 2017 dispone: «(...) gli amministratori comunicano la tipologia e l’importo complessivo di ogni intervento,le quote di spesa attribuite ai singoli condòmini nell’ambito di ciascuna unità immobiliare». Inoltre, nella sezione «Dati del soggetto al quale è stata attribuita la spesa» si è introdotto – attraverso il campo «Tipologia del soggetto al quale è stata attribuita la spesa» – il riferimento ad altri soggetti (quali i locatari, i comodatari, i familiari conviventi ,eccetera), chiedendo di indicare il relativo codice fiscale.
Prima di questa comunicazione, l’amministratore di condominio, forniva ai singoli condòmini la quota spettante e pagata, era poi loro cura suddividere l'importo correttamente nelle dichiarazioni dei redditi nei casi di inquilini, conviventi, comodatari, ecc. Mentre ora, qualora l'amministratore non comunicasse correttamente i dati, incorrerebbe in una sanzione pari a 100 euro. Uno degli obiettivi di Confedilizia, sostenuta anche dal viceministro Casero, è pertanto la richiesta all'Agenzia delle Entrate di poter indicare solo i singoli condomini senza entrare nel dettaglio di chi effettivamente ha sostenuto la spesa.
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