Il Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017 ha approvato un decreto attuativo della legge delega della BUONA SCUOLA. Nello specifico, il provvedimento prevede novità nei seguenti ambiti scolastici:
1. accesso ai ruoli del personale docente
Il decreto delinea l’articolazione di un percorso unitario di accesso e formazione che durerà tre anni per il personale docente della scuola secondaria, nonché dell’insegnamento tecnico-pratico, denominato "Sistema di formazione iniziale e di accesso". Elenca inoltre i criteri e le metodologie da adottare al fine di realizzare un percorso unitario tra formazione e accesso ai ruoli. Viene prevista l’emanazione con cadenza regolare del bando di concorso sul numero di posti che si prevedono vacanti e disponibili al termine del triennio corrispondente al percorso formativo.
2. promozione dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
Il decreto aggiorna e razionalizza i provvedimenti vigenti in materia, tenendo conto della nuova prospettiva nazionale ed internazionale dell’inclusione scolastica.
Il testo chiarisce chi sono i beneficiari di specifiche misure di inclusione scolastica peculiari per i minori disabili. Viene previsto che, ove siano presenti studenti con disabilità certificate, le sezioni per la scuola dell’infanzia e le classi prime per ciascun grado di istruzione, non abbiano classi di più di ventidue alunni, fermo restando il numero minimo di alunni e studenti per classe previsto dalla normativa vigente;
3. revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, e raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale
Il decreto supera la sovrapposizione tra istruzione professionale e istruzione tecnica attraverso il rafforzamento dell’identità dell’istruzione professionale, prevedendo indirizzi di studio ispirati a un moderno concetto di occupabilità, riferito ad ampie aree di attività economiche, e non a singoli mestieri. Si supera anche la sovrapposizione con i percorsi di formazione professionale (IeFP) regionale , prevedendo il raccordo tra l’istruzione professionale e le istituzioni formative in modo stabile e strutturato. Viene inoltre riconosciuta alle scuole la possibilità di ampliare l’offerta formativa anche attraverso la realizzazione di percorsi di qualifica professionale, sempreché previsti dalla programmazione regionale. Si potenziano infine gli indirizzi di studio quinquennali dell’istruzione professionale e si prevede la presenza, su tutto il territorio nazionale, di un sistema unitario e articolato di "Scuole professionali";
4. sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni
Il provvedimento valorizza l’esperienza educativa dalla nascita a sei anni. Il decreto, tenuto anche conto dell’orientamento europeo, elimina la cesura tra i due periodi dell’infanzia, fornendo indicazioni e linee guida per servizi educativi e di istruzione di qualità;
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