News Pubblicata il 27/09/2016

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Modifiche al Jobs Act: ecco il testo

Approvato il decreto legislativo jobs act che ora attende la firma del Presidente e la pubblicazione in Gazzetta per entrare in vigore



In un comunicato stampa del Governo viene annunciato che il Consiglio dei ministri, nella seduta del 23 settembre, ha approvato in via definitiva, ai sensi della legge di delega – Jobs Act, il decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 15 giugno 2016, n. 81, e 14 settembre 2015, nn. 148, 149, 150 e 151.

Il decreto ora attende la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta per la sua entrata in vigore.

Di seguito le integrazioni apportate ai cinque decreti legislativi emanati in attuazione della legge delega n. 183 del 2014, cosiddetta Jobs Act, cosi come sintetizzati nel Comunicato Stampa del Governo.
Decreto legislativo n. 81 del 2015
Le integrazioni apportate riguardano il lavoro accessorio (i cosiddetti voucher) e sono volte a garantire la piena tracciabilità dei voucher. Mutuando la procedura già utilizzata per tracciare il lavoro intermittente, si prevede che:

Decreto legislativo n. 148 del 2015
Le novità di maggior interesse riguardano:
1. la possibilità di trasformare i contratti di solidarietà «difensivi» in contratti di solidarietà «espansivi», così da favorire l’incremento degli organici e l’inserimento di nuove e più aggiornate competenze;
2. la possibilità per le imprese di rilevante interesse strategico per l'economia nazionale, che abbiano concluso accordi in sede governativa entro il 31 luglio 2015, di richiedere la reiterazione della riduzione contributiva di cui all’articolo 6, comma 4, del decreto legge n. 510 del 1996 per la durata stabilita da apposita commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e comunque entro il limite di 24 mesi;
3. il miglioramento della NASpI riconosciuta ai lavoratori con qualifica di stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
4. l’ampliamento, per l’anno 2016, della percentuale (dal 5% al 50%) delle risorse finanziarie non spese che le regioni e le province autonome possono utilizzare, anche in deroga ai criteri di cui al decreto n. 83473 del 2014, per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. In alternativa, è prevista la possibilità per le regioni e province autonome di destinare le risorse non spese ad azioni di politica attiva;
5. l’aumento del finanziamento destinato al pagamento della CIGS per le imprese sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata o destinatarie di interdittiva antimafia;
6. la possibilità di autorizzare un ulteriore intervento di integrazione salariale straordinaria per le imprese operanti nelle c.d. aree di crisi complessa già individuate. La prestazione può essere concessa, per non più di 12 mesi. Per accedere alla misura le imprese devono presentare un piano di recupero occupazionale che prevede appositi percorsi di politiche attive del lavoro concordati con la regione e finalizzati alla rioccupazione dei lavoratori.

Decreti legislativi n. 149, 150 e 151 del 2015
Sono previste alcune precisazioni riguardanti questioni organizzative e gestionali dell’Ispettorato dell’ISFOL e dell’ANPAL, (che dovrà agire sulle materie di competenza del Ministero del lavoro , nel rispetto delle normative delle Regioni e provincie autonome ) nonché sulla disciplina in materia di diritto al lavoro delle persone con disabilità.
 

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Fonte: Governo Italiano


1 FILE ALLEGATO:
Schema decreto correttivo Jobs Act del 23.9.2016

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