Il Ministero dello Sviluppo economico, l'8 settembre 2016, con un comunicato stampo ha predisposto il secondo bando per le aggregazioni di imprese che operano o vogliono operare nel campo della manifattura sostenibile e dell’artigianato digitale. Il nuovo bando è stato istituito con il decreto ministeriale del 21 giugno 2016 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 16 agosto 2016, n.190.
Programmi ammissibili
I programmi devono essere finalizzati allo sviluppo o alla creazione di:
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centri per l'artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi software e hardware a codice sorgente aperto, in grado di concorrere allo sviluppo delle tecnologie di fabbricazione digitale e di modalità commerciali non convenzionali, nonché alla diffusione delle conoscenze acquisite alle scuole, alla cittadinanza, alle imprese artigiane e alle microimprese
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incubatori in grado di facilitare, attraverso la messa a disposizione di spazi fisici, di dotazioni infrastrutturali e di specifiche competenze, lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell'ambito dell'artigianato digitale
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centri finalizzati all'erogazione di servizi di fabbricazione digitale come la modellizzazione e la stampa 3D, la prototipazione elettronica avanzata, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico, nonché allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo centrate sulla fabbricazione digitale.
Devono inoltre prevedere:
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spese ammissibili, al netto dell’IVA, non inferiori a euro 100.000,00 e non superiori a euro 800.000,00
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una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 36 mesi dalla data di ricezione del decreto di concessione
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forme di collaborazione con Istituti di ricerca pubblici, Università, Istituzioni scolastiche autonome ed Enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo.
Differenze rispetto al bando 2015
Rispetto al bando 2015:
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le aggregazioni proponenti devono essere costituite da un numero minimo di imprese pari a 5, e non più 15,
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i programmi di investimento, localizzati sull’intero territorio nazionale, devono avere un importo tra 100 mila e 800 mila euro ed essere finalizzati alla creazione e allo sviluppo di:
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centri per l'artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo
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incubatori in grado di facilitare lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell'ambito dell'artigianato digitale
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centri di fabbricazione digitale
Con prossimo decreto del direttore generale per gli incentivi alle imprese sono stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni.
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