Nella corposa Circolare 35/E pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 4 agosto 2016, sono forniti chiarimenti in merito alla disciplina delle istanze di interpello per le Controlled Foreign Company. Infatti il cd. decreto interpelli (D.Lgs 156/2015- Misure per la revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario) ha apportato numerose modifiche a questa materia.
La prima cosa che occorre rilevare è che l’interpello per le CFC è passato da obbligatorio a facoltativo, rientrando così nella categoria degli interpelli probatori.Questa modifica si evince dall’art. 167, comma 5, lettera b) del TUIR ( D.P.R 917/86) che attualmente recita “ il contribuente può interpellare l’amministrazione”, mentre prima era il seguente: “il contribuente deve interpellare l’amministrazione finanziaria”.
Si ricorda che con l’interpello probatorio, i contribuenti possono rivolgersi all’amministrazione finanziaria per ottenere una risposta riguardante fattispecie concrete e personali relativamente alla sussistenza delle condizioni e alla valutazione della idoneità degli elementi richiesti dalla legge per l’adozione di specifici regimi fiscali nei casi espressamente previsti.
Un’altra novità, consiste nel fatto che dal 2016 l’istanza di disapplicazione della disciplina CFC può essere proposta all’amministrazione finanziaria entro il termine ordinario di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta cui si riferisce l’istanza medesima. → Pertanto per il periodo d’imposta 2015 l’istanza è considerata preventiva quando è stata inoltrata dal contribuente entro il 30 settembre 2016.
I termini per avere il parere dell'amministrazione finanziaria sono i seguenti:
Ti segnaliamo la Circolare di approfondimento: Interpello: le nuove regole dal 1° gennaio 2016
Per approfondimenti segui il nostro Dossier Black List - White list - Paradisi Fiscali