L'Agenzia delle Entrate può effettuare i controlli fino al quarto anno successivo rispetto a quello di trasmissione della dichiarazione dei redditi: per questo motivo tutti i documenti inerenti la dichiarazione dei redditi 2016 (anno d'imposta 2015) devono essere conservati dai contribuenti fino al 2020.
Infatti, in caso di verifiche da parte dell'Agenzia delle Entrate, il contribuente deve essere in grado di giustificare in modo cartaceo, ogni cifra inserita. Per evitare inconvenienti è meglio scannerizzare e conservare i documenti in formato elettronico. Di seguito un elenco dei documenti più comuni che devono essere conservati:
Qualora il contribuente non riuscisse a giustificare i dati dichiarati, l’ufficio emette un “avviso bonario” (articolo 36-ter del Dpr 600/73), così da recuperare a tassazione gli importi non giustificati.
Segui il Dossier 730/2016 e UNICOPF 2016 per essere sempre aggiornato e trovare tanti approfondimenti.