News Pubblicata il 29/06/2016

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Deducibilità compensi amministratori: la Cassazione si pronuncia

I compensi degli amministratori sono deducibili se previsti dallo statuto o da delibera espressa, diversa da quella per l'approvazione del bilancio: le indicazioni in un'ordinanza della Cassazione.



Con la recente ordinanza n. 11781 la Corte di Cassazione si è espressa sulla deducibilità dei compensi degli amministratori con e senza delibera assembleare. La Suprema Corte da così ragione all'Agenzia delle Entrate specificando che: "Se la determinazione della misura dei compensi degli amministratori delle società di capitali, ai sensi dell’art. 2389 del codice civile, non sia stata stabilita nell’atto costitutivo, allora è necessaria un’esplicita delibera assemblare." La delibera per il compenso degli amministratori non può considerarsi implicita in quella di approvazione del bilancio, atteso:

Conseguentemente, l’approvazione in sé del bilancio, pur se contenente la posta relativa ai compensi degli amministratori, non è idonea ai predetti fini, salvo che un’assemblea convocata solo per l’approvazione del bilancio, essendo totalitaria, non abbia espressamente discusso e approvato la proposta di determinazione dei compensi degli amministratori (cfr. sentenze n. 28243/2005, n. 17673/2013, n. 20265/2013, n. 22761/2014 e n. 21953/2015).

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Fonte: Corte di Cassazione



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