L’assegnazione agevolata di beni ai soci, è stata introdotta nella Legge di stabilità 2016, ai commi 115-120 dell’articolo unico. Questa operazione consiste nella possibilità per la società di assegnare o cedere ai soci beni immobili o mobili scritti nei pubblici registri, pagando un’imposta sostitutiva pari all’8% (o al 10,5% per le società non operative) sulla differenza tra il valore normale dei beni stessi ed il loro costo fiscalmente riconosciuto.
Per le società di capitali sono previsti trattamenti diversi nel caso in cui si annullino riserve di capitali o di utili. Infatti se si usufruisce dell’assegnazione annullando:
L’Agenzia delle Entrate nella Circolare 26/e del 1°giugno 2016 al capitolo 1 punto 6.1.2 fornisce un esempio di assegnazione con annullamento delle riserve di utili. In particolare si chiarisce che in caso di assegnazione di un bene annullando riserve di utili e prendendo come base il valore catastale per la determinazione della plusvalenza:
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