E' in arrivo il decreto correttivo alla delega fiscale sulla semplificazione degli adempimenti tributari. Il governo dovrebbe esaminarlo in prima lettura lunedì prossimo, 30 maggio 2016, in quanto il termine ultimo per adottare i decreti attuativi è il 12 giugno, 18 mesi dall’entrata in vigore dei provvedimenti attuativi.
Il primo obiettivo del governo è ridurre gli adempimenti che gravano su imprese e professionisti, eliminando una serie di comunicazioni oggi ritenute superflue in quanto i dati richiesti sono già a disposizione del Fisco, o possono arrivarci da altri canali.
I principali interventi sono:
1. la fatturazione elettronica B2B (business to business) che, pur rimanendo opzionale, prevederà l’addio ad alcuni invii quali lo spesometro, i rapporti con Paesi black list, la concessione di beni e i finanziamenti ai soci o l’obbligo di registrazione delle fatture d’acquisto con San Marino.
2. la chiusura delle partite Iva "morte", quelle cioè che risultano inattive nei tre anni precedenti senza l’applicazione di sanzioni amministrative. Il contribuente, in ogni caso, riceverà un avviso prima della cancellazione d'ufficio, potendo così evitare la chiusura.
3. l'accelerazione della liquidazione delle somme derivanti dal 2 e del 5 per mille, in quanto il calcolo delle opzioni sarà effettuato sulle dichiarazioni presentate entro giugno/settembre, senza più attendere l’arrivo dei modelli integrativi.
4. non sarà più necessario indicare ogni anno in dichiarazione dei redditi le case detenute all'estero e i contratti di locazione: entreranno in dichiarazione solo in caso di modifiche.
5. Il decreto includerà anche la moratoria estiva, richiesta dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Grazie a questa moratoria chi riceverà dal Fisco una comunicazione amministrativa dal 1° al 31 agosto di ogni anno, avrà 30 giorni di proroga per rispondere. Tra i differimenti ci sarà anche quello delle Certificazioni Uniche (CU): i sostituti d'imposta avranno più tempo per l'invio delle CU in quanto la scadenza del 28 febbraio slitterà al 31 marzo di ogni anno.
6. la decadenza dall'obbligo di utilizzo del mod. F24 telematico sopra i mille euro per chi è senza partita Iva.
7. Per le imprese rinnovo tacito delle opzioni per i regimi speciali, quali trasparenza fiscale, consolidato nazionale e mondiale, tonnage tax.
8. l'addio all’obbligo di tenuta del registro delle lettere di intento per i soggetti che operano con l’estero e si avvalgono delle agevolazioni Iva come esportatori abituali.
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