La Federazione Nazionale dei Collegi degli Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici d’Infanzia (IP.AS.VI.) ha chiesto alla Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza del Ministero del Lavoro un parere in merito all’applicabilità del d.lgs. n. 81/2008 agli studi professionali infermieristici.
La Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza del Ministero del Lavoro, con interpello n. 5 del 12 maggio 2016, ha chiarito che gli infermieri associati devono essere considerati “lavoratori”, qualora svolgano la propria attività professionale “nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato”, oppure prestino la propria attività per conto di una società, un’associazione o un ente in qualità di soci lavoratori fermo restando il rispetto della normativa giuslavoristica. Al contrario, gli infermieri associati dovranno essere considerati assoggettati alla disciplina dettata dall’articolo 21 del d.lgs. n. 81/2008, qualora gli stessi prestino la propria attività in autonomia e “senza vincolo di subordinazione” nei confronti del committente o dell’associazione.
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