L’INPS ha pubblicato sul sito www.inps.it una ricerca che si propone l’analisi del boom dei voucher osservato negli ultimi anni, documentandone la dinamica e la diffusione a livello settoriale e territoriale. In modo particolare l’attenzione è stata rivolta a descrivere:
Nel 2015 sono stati venduti 115 milioni di voucher: ancora nel 2010 erano meno di 10 milioni. Una volta riscossi daranno luogo a circa 860 milioni di compensi ai lavoratori (pari a circa 45.000 stipendi netti anni/uomo) e a circa 150 milioni di contributi a fini previdenziali. Il numero di voucher riscossi da lavoratori che hanno prestato attività di lavoro accessorio concluso nel 2015 è pari a quasi 88 milioni. Occorre aver chiaro che questo importo non rappresenta il riscosso dei voucher venduti nel 2015: infatti quest’ultimi sono utilizzati per attività svolte in parte nello stesso anno, in parte successivamente. Simmetricamente, l’importo degli 88 milioni di voucher riscossi per attività concluse nel 2015 è relativo a voucher venduti in parte nello stesso anno in parte in precedenza. I committenti dei prestatori di lavoro accessorio che hanno svolto attività nel 2015 risultano 473.000; i prestatori coinvolti risultano 1,380 milioni e le posizioni lavorative 1,730 ml. (ciò dipende dal fatto che un lavoratore può aver prestato lavoro occasionale per più di un committente).
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