Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo attuativo della direttiva Ue sui mutui. Il decreto stabilisce che la casa passa alla banca dopo 18 rate mensili di mutuo non pagate (non 7, come era stato ipotizzato da alcune parti ad una prima lettura del testo) e questa può vendere direttamente l'immobile senza passare dall'asta immobiliare in Tribunale (che in alcuni casi può durare anche sette anni). In ogni caso, la vendita diretta della casa da parte della banca senza passare dall'asta immobiliare è una facoltà che le parti, banca e mutuatario, possono concordare ed inserire espressamente come clausola al momento della stipula del mutuo.
Tale clausola di inadempimento potrà essere inserita esclusivamente nei contratti di mutuo sottoscritti a partire dalla data di entrata in vigore delle nuove norme, quindi non è retroattiva e non vale la sua estensione anche ai contratti di surroga dei vecchi mutui. Inoltre, il consumatore che scelga di inserire la clausola di inadempimento nel suo mutuo dovrà farsi assistere obbligatoriamente da un consulente per poter valutare appieno la convenienza di tale scelta.
Per chi sceglierà di inserire la clausola di inadempimento, ci saranno due garanzie: all'atto della vendita diretta della casa da parte della banca senza passare per l'asta immobiliare, il debito verrà estinto interamente anche se il valore dei proventi della cessione è inferiore al debito residuo; inoltre, se il valore dell'immobile o i proventi della vendita sono superiori al debito residuo, il consumatore ha diritto all'eccedenza.
Una tutela particolare viene fornita ai soggetti più deboli: Bankitalia dovrà, infatti, avere un particolare riguardo ai casi di eventuale stato di bisogno o di debolezza del consumatore.
Resta ferma la non applicazione di una penale in caso di estinzione anticipata del mutuo (penale abolita già nel 2007).