Il Consiglio di Stato ha sospeso il parere sullo schema di decreto del Ministero dello Sviluppo attuativo delle norme relative al canone Rai in bolletta. Secondo il Consiglio di Stato ci sarebbero delle lacune in merito alla definizione di «apparecchio televisivo», in quanto "manca un qualsiasi richiamo ad una definizione di cosa debba intendersi per apparecchio televisivo (…), precisare che il canone di abbonamento è dovuto solo a fronte del possesso di uno o più apparecchi televisivi in grado di ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare direttamente o tramite decoder costituirebbe un elemento informativo particolarmente utile". Il Consiglio di Stato, inoltre, segnala il ritardo nell'approvazione del decreto che sarebbe dovuta avvenire già due mesi fa e il fatto che non risulta espresso il concerto del Ministro dell’economia e delle finanze. Il Mise, tuttavia, non si scompone e spiega che manderà avanti il provvedimento: «Si tratta solo di correggere alcune osservazioni del parere, che non è una bocciatura».
Nel frattempo, dalle Entrate arriva un importante chiarimento: non devono pagare il canone TV colf e badanti residenti o domiciliate presso un'abitazione occupata da una famiglia che paga già il canone, anche perché non hanno un'utenza elettrica a loro intestata.
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