Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con Comunicato 22 marzo 2016, rende noto che i voucher per le prestazioni di lavoro accessorio saranno resi pienamente tracciabili. Le imprese che li utilizzeranno dovranno comunicare preventivamente, in modalità telematica,anche il nominativo oltre che il codice fiscale del lavoratore per il quale verranno utilizzati, insieme con l'indicazione precisa della data e del luogo in cui svolgerà la prestazione lavorativa e della sua durata. Dal lavoro di monitoraggio finora svolto emergono dati interessanti; si segnala come sospetto , in particolare, il dato dei voucher utilizzati per retribuire, nel corso del 2015, le prestazioni di lavoratori che nei mesi precedenti avevano già avuto un rapporto di lavoro, subordinato o autonomo, con lo stesso datore: un fenomeno che interessa il 7,9% dei lavoratori se si prendono a riferimento i tre mesi precedenti; percentuale che sale al 10% se si considera un periodo di sei mesi. Il dato generale dell'aumento esponenziale dell'utilizzo a partire dalla Riforma Fornero , che comunque appare in decrescita da luglio (e quindi subito dopo l'entrata in vigore del decreto di riordino dei contratti), mostra un'incidenza maggiore nei settori del turismo, dei servizi e del commercio.
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