Con provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 19 febbraio 2016 è stato previsto un restyling della cartella di pagamento, per renderla più chiara e fruibile, ma soprattutto più aderente al nuovo impianto normativo del contenzioso tributario e degli oneri di riscossione. Le principali modifiche hanno riguardato le Avvertenze. In particolare, dopo la revisione della disciplina dell’istituto del reclamo-mediazione, la sezione “Presentazione del reclamo-mediazione e del ricorso” è diventata “Presentazione del ricorso”, in quanto ora, per le controversie di valore non superiore a 20.000 euro, la presentazione del ricorso giurisdizionale produce anche gli effetti di un reclamo e può contenere una proposta di mediazione con rideterminazione dell’ammontare della pretesa. Tra le modifiche, trova anche posto il nuovo limite di valore della controversia entro il quale il contribuente può agire in giudizio senza l’assistenza tecnica di un difensore, limite passato da 2.582,28 a 3.000 euro. Cambia, infine, la terminologia relativa alle somme spettanti all’agente della riscossione: la parola “compensi” si trasforma in “oneri di riscossione”.
La nuova versione della cartella di pagamento è obbligatoria a decorrere dal 1° gennaio 2016 per i ruoli consegnati dall’Agenzia delle Entrate agli agenti della riscossione.
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