Con un emendamento alla Legge di Stabilità 2016 approvato in Commissione Bilancio alla Camera martedì sera, è stata approvata una sorta di "sanatoria mini" per salvare le aliquote di Imu, Tasi e tributi locali in genere approvate il 31 luglio, cioè il giorno dopo la scadenza (dopo la cancellazione dell'altra sanatoria, quella "maxi," che avrebbe salvato le delibere approvate anche dopo il 30 luglio). La sanatoria delle delibere approvate il giorno 31 luglio apre l’ombrello su 159 delibere con cui un centinaio di Comuni hanno ridisciplinato Imu, Tasi e Tari. Anche in questo caso, ovviamente, il tutto entrerà in vigore il 1° gennaio 2016. Tuttavia, la nuova regola è qualificata come «interpretativa», nel senso che il nuovo comma 24-bis della manovra spiega che la scadenza del 30 luglio entro cui i Comuni dovevano approvare bilanci e aliquote (tranne che in Sicilia e Friuli Venezia Giulia il cui termine era il 30 settembre), fissata un po’ a sorpresa in Conferenza unificata e scritta nel Dm del Viminale del 13 maggio, «si intende riferita al 31 luglio» perché è quello l’ultimo giorno del mese.