Il Garante per la protezione dei dati personali , con Provvedimento 30 luglio 2015, n. 456 è dovuto intervenire sul trattamento effettuato sulle e-mail di dipendenti ed ex dipendenti. In particolare, alcuni ex dipendenti hanno denunciato il trattamento di dati personali effettuato dalla loro azienda attraverso gli account di posta elettronica aziendale loro assegnati nell'ambito del rapporto di lavoro.I reclamanti, in particolare, hanno lamentato la violazione di alcune disposizioni del Codice (artt. 11, 23, 113 e 114) in relazione:
a. alla persistente operatività, successivamente alla risoluzione del rapporto di lavoro con la società, degli account di posta elettronica loro assegnati anche attraverso il reindirizzo dei medesimi "presso un utente dell'azienda", con il conseguente trattamento di "informazioni personali degli esponenti, sulle quali gli [stessi] avevano la legittima aspettativa di segretezza";
b. all'aver appreso solo in occasione della produzione in un giudizio civile di un significativo numero di e-mail da parte della società che quest'ultima aveva avuto accesso ai messaggi di posta elettronica in transito sui menzionati account.
Il Garante con tale provvedimento ha ritenuto illecito il trattamento effettuato dalla società sulle e-mail dei dipendenti ed ex dipendenti.
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