Dal 1° gennaio 2016, debutterà la nuova aliquota Iva del 5%, affianco a quelle attualmente previste del 4%, del 10% e del 22%. La nuova aliquota del 5% riguarderà le prestazioni socio-sanitarie, assistenziali ed educative rese dalle cooperative sociali e dai loro consorzi, in appalto o convenzione, a favore di determinate categorie deboli (anziani e inabili, minori, tossicodipendenti e altro). Tali cooperative non potranno più optare per il regime di esenzione Iva per le prestazioni rese «in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni». Se, invece, svolgeranno i servizi direttamente, è previsto il regime di esenzione IVA. Per le cooperative non sociali e non onlus, l’aumento dell’Iva sarà dal 4% al 22%, sia per le prestazioni svolte direttamente, sia per quelle svolte in appalto. Queste novità sono contenute nell’articolo 1, comma 546 del Ddl di Stabilità 2016, approvata dal Senato venerdì e ora in discussione alla Camera, e si applicheranno solo «alle operazioni effettuate sulla base di contratti stipulati, rinnovati o prorogati» dal 1° gennaio 2016.
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