Il contratto di lavoro somministrato prevede che un’impresa assuma lavoratori per essere utilizzati temporaneamente da altre imprese. Sono coinvolti tre soggetti: il somministratore o agenzia per il lavoro (autorizzato a svolgere questa attività dal Ministero del Lavoro che gestisce uno specifico Albo nazionale), l’utilizzatore (che utilizza il lavoro di personale non assunto direttamente ma dipendente del somministratore) e il lavoratore.
Nel 2014 il numero di lavoratori dipendenti in somministrazione del settore privato con almeno una giornata retribuita nell’anno, è cresciuto: sono infatti risultati pari a 516.383 (6,9% in più rispetto al 2013), con una retribuzione media di 7.975 euro e una media di 114 giornate retribuite.
Con riferimento alla distribuzione per qualifica, nel 2014 è prevalente la componente degli operai che con 373.540 lavoratori rappresenta il 72,3% del totale contro il 26,0% degli impiegati e l’1,6% per le altre qualifiche.
Per quanto concerne la struttura per età emerge che, nel 2014, la classe di età modale è quella tra i 25 e i 29 anni con 100.455 (19,5% sul totale), mentre, rispetto al genere, i lavoratori maschi rappresentano il 57,8% della distribuzione.
La retribuzione media annua nel 2014, pari a 7.975 euro nel complesso, risulta differenziata sia per età, sia per genere; è costantemente più alta per il genere maschile (8.914 euro contro 6.688 euro per le femmine), la classe modale per i maschi è quella tra i 35 e i 39 anni (9.572 euro) mentre per le femmine è quella tra i 30 e 34 anni (7.637 euro).
La percentuale di lavoratori in somministrazione che nel 2014 hanno avuto almeno un rapporto di lavoro part time è pari al 35,3% sul totale, tra questi il 60,9% sono di genere femminile.
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