La Corte d’Appello di l’Aquila con sentenza n. 757 del 25/06/2015 ha chiarito anche alla luce della nuova normativa europea, qual è il più corretto metodo di calcolo da seguire per la verifica sull’importo complessivo degli aiuti "de minimis" accordati ad una medesima impresa e afferma che il calcolo va effettuato su tre esercizi finanziari e non su tre anni solari .
La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro chiede quindi all’Inps in una nota del 9 settembre 2015 di prendere atto del nuovo orientamento in quanto l’interpretazione restrittiva da parte dell’Inps ha comportato negli anni per moltissime aziende la restituzione di ingenti somme, causando gravi difficoltà . Con la sentenza dei giudici dell'Aquila si sottolinea invece come il regolamento comunitario 69/2001, precisava che "il periodo di riferimento di tre anni deve avere carattere mobile, L’aiuto de minimis si deve considerare erogato nel momento in cui sorge, per il beneficiario, il diritto a ricevere l’aiuto stesso". "E’ opportuno", chiede dunque la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, "che l’Inps prenda atto di questa sentenza e comunichi agli ispettori il nuovo orientamento giurisprudenziale.