In un parere depositato il 4 settembre scorso ( n.2539/2015), il Consiglio di stato ha chiarito che non è possibile per i geometri progettare strutture in cemento armato o costruzioni in zona sismica. Il problema era nato con il D.Lgs 212/2010 che abrogava questo divieto, già contenuto nel Regio decreto N. 2229 del 1939, lasciando spazio a regolameenti professionali consentivano ai geometri la progettazione di opere civili o rurali in cemento armato purché " di modeste dimensioni" e non in zone sismiche.
Da allora la giurisprudenza e la prassi hanno avuto orientamenti contrastanti. Con l’interpello della regione Toscana su un caso controverso , il Consiglio di stato ha ora affermato che la normativa in materia appare "squilibrata " e per motivi di incolumità pubblica gli incarichi per edifici civili in cemento armato di “ modeste dimensioni” andranno condivisi con ingegneri o architetti, che avranno il compito di effettuare i calcoli delle strutture, mentre il geometra potrà occuparsi della progettazione architettonica e direzione lavori. Il parere afferma anche che in questi casi i lavori in autonomia non sono possibili .
Il divieto diventa assoluto invece per gli edifici di maggiori dimensioni o quelli da realizzare in zona sismica.
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