La plusvalenza derivante dalla cessione dell'impresa familiare deve essere tassata interamente in capo al titolare dell'impresa ed è, quindi, fiscalmente irrilevante per i collaboratori familiari. E' quanto ha precisato l'Agenzia delle Entrate nella Risoluzione n. 78/E del 31 agosto 2015. Sotto l'aspetto fiscale, l'impresa familiare è regolata dall'articolo 5, comma 4, del Tuir, sulla base del quale il reddito dell'impresa è dichiarato nel suo ammontare complessivo dall'imprenditore, che può imputare parte del suo reddito ai familiari per un ammontare non superiore al 49 per cento. Al riguardo, l'Agenzia delle Entrate, evidenziando la natura "individuale" e non collettiva (associativa) dell'impresa familiare, quindi è imprenditore unicamente il titolare dell'impresa, chiarisce che l'eventuale plusvalenza realizzata dall'impresa familiare è imputabile interamente in capo all'imprenditore, essendo, pertanto, irrilevante per i collaboratori familiari.