La Regione Basilicata ha istituito il reddito minimo di inserimento per aiutare le ''fasce deboli'' e affrontare in maniera strutturata ed organica il problema della povertà e del disagio sociale.
I bandi sono rivolti a due precise categorie di disoccupati: chi il lavoro lo aveva e lo ha perso, e chi, invece, non lo mai avuto.
Nella categoria A rientrano i fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga e coloro che hanno perso il beneficio degli ammortizzatori sociali per effetto del decreto Poletti. Sono richiesti le seguenti condizioni: essere maggiorenni, residenti in Basilicata e avere un ISEE inferiore a 15 mila e 500 euro.
Nella categoria B rientrano coloro che oltre alla maggiore età e alla residenza in Basilicata (da almeno due anni) sono disoccupati/inoccupati da non meno di 24 mesi e disoccupati ed inoccupati da almeno 12 mesi che abbiamo almeno uno dei seguenti criteri: non essere in possesso di un diploma di scuola superiore, aver più di cinquant’anni e appartenere ad un nucleo familiare monoreddito, e avere un ISEE inferiore a 9000 euro.
Ai beneficiari sarà garantita un’indennità mensile di circa 450 euro . Per realizzare questa misura la Regione ha stanziato 7,7 milioni euro.