Con comunicato stampa del 5 agosto scorso, il dipartimento delle Finanze ha reso noti i dati delle entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, relative ai primi sei mesi del 2015. Tali entrate ammontano a 194.364 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-335 milioni di euro, pari a -0,2%), ma è necessario tener conto del venir meno del gettito dell’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, il cui versamento ammontava a 1.692 milioni di euro ed era previsto per il solo anno 2014. Al netto di questa entrata straordinaria del 2014, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del +0,7% (+1.357 milioni di euro). Si confermano in aumento le entrate dell’IVA, che crescono di 747 milioni di euro (+1,5%), per effetto anche dei versamenti dovuti in base all’applicazione del meccanismo dello “Split Payment”, che prevede che le pubbliche amministrazioni versino direttamente all’Erario l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori.