La Corte di cassazione, con la sentenza n. 13494 del 1° luglio 2015, ha affermato che “la discordanza tra le somme riscosse dalla contribuente tramite carta di credito e P.o.s. ed i ricavi risultanti dalle scritture contabili dichiarati dalla società” integra, senz’altro, una presunzione legale di maggiori ricavi. Pertanto, è legittima l'azione dell'Agenzia delle Entrate che contesta, con avviso di accertamento, maggiori ricavi rispetto a quelli dichiarati dal contribuente, sulla base dei dati forniti dall’utilizzo delle carte di credito e bancomat carta di credito.
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