Lo schema di decreto legislativo sulla riforma delle sanzioni approvato venerdì scorso dal Governo modifica, tra le altre cose, le regole riguardanti l'omesso versamento delle imposte indicate in dichiarazione. Attualmente il reato penale scatta per debiti non pagati superiori a 50mila euro riferiti a Iva e ritenute. Secondo lo schema di Dlgs sulle sanzioni, il reato si commette qualora le somme non pagate ai fini Iva siano superiori a 250mila euro oppure 150mila per le ritenute sulla base della dichiarazione o certificate. Il decreto prevede, quindi, un innalzamento della soglia a partire dalla quale scatta il erato penale di omesso versamento. Ciò significa che i contribuenti che in passato hanno omesso versamenti superiori a 50mila euro, ma inferiori a 250mila per l’Iva o 150mila per le ritenute, potranno beneficiare delle nuove previsioni, in virtù del principio del favor rei. L’omesso versamento delle ritenute viene, tuttavia, aggravato dal fatto che le omissioni non devono più necessariamente risultare dalla certificazione rilasciata ai sostituiti, ma sarà sufficiente che esse risultino dovute in base alla dichiarazione.