La bozza di decreto legislativo attuativo delle Delega fiscale che riforma la disciplina dei reati tributari estende il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di false fatture a tutte le dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva, non più solo a quelle annuali. Attualmente, infatti, l'art. 2 del D.Lgs. n. 74/2000 punisce con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni coloro che, al fine di evadere le imposte sui redditi o l'IVA, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indicano in una delle dichiarazioni annuali elementi passivi fittizi. Nel consegue che, con il decreto di riforma, che abroga la parola «annuale» dal testo, il delitto scatterà con l’inclusione di elementi passivi fittizi derivanti da fatture false non solo nelle dichiarazioni annuali ma in qualunque dichiarazione. Si tratta di capire quali possano essere queste dichiarazioni (non annuali).
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