Per banche e assicurazioni, svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio e perdite realizzate mediante cessione a titolo oneroso diventano «deducibili integralmente nell’esercizio in cui sono rilevate in bilancio».E' quanto stabilisce il decreto approvato martedì dal Consiglio dei ministri (e in attesa della pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale») già per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2015. Inizialmente, per le svalutazioni e le perdite su crediti la deducibilità ai fini Ires e Irap è limitata al 75%, mentre il restante 25% potrà essere dedotto in varie percentuali fino al periodo d’imposta in corso al 2025 (ad esempio, per il 5% dell’ammontare residuo nel 2016, per l’8% nel 2017, per il 10% nel 2018 e così via). La norma è stata prevista per venire incontro alle banche, considerata la difficile gestione dei crediti divenuti inesigibili, e alle assicurazioni, i cui bilanci in questi anni di crisi sono andati progressivamente appesantendosi con il deterioramento dei finanziamenti erogati alla clientela privata.