Per il decreto sulla nuova disciplina dei contratti di lavoro è imminente la pubblicazione in Gazzetta ufficiale . Il testo della norma prevede che dal 1 gennaio 2015 non si potranno più stipulare nuovi contratti di questo tipo perché la tipologia sarà abrogata ma si prevede che i contratti con scadenza successiva potranno continuare ma dovranno essere trasformati in contratti di lavoro subordinato a termine.
La situazione si preannuncia fin d'ora molto complicata infatti l’abrogazione riguarda solo le situazioni in cui si tratti di “prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro”, ossia il lavoro presso l’azienda, caso certamente molto diffuso. Ma ci sono importanti eccezioni che riguardano le partite IVA ( cioè il vero lavoro autonomo), le collaborazioni coordinate e continuative che nascono come erogazione di un servizio (articolo 2222 del codice civile e per i quali sono stati tolti i limiti imposti dalla riforma Fornero , le consulenze degli iscritti ad albi professionali e i rapporti con gli amministratori delle società, oltre che il lavoro per le associazioni sportive dilettantistiche .