Le lavorazioni delle piante quali concimazione, trattamento delle zolle, potatura e simili rientrano tra le attività di manipolazione e quindi, sono tassate su base catastale. A precisarlo è stata l'Agenzia delle Entrate in una consulenza giuridica (protocollo 954-72/2014) fornita a Confagricoltura e Cia, con il parere determinante del ministero delle Politiche agricole (lettera c, comma 2, articolo 32 del Dpr n. 917/86). Già nella Circolare n. 44/E/2004, le Entrate avevano affermato che rientrano tra le attività agricole e sono, quindi, attratte nel reddito agrario, le attività di manipolazione e trasformazione di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, con riferimento ai beni individuati con decreto ministeriale. Tale decreto, emanato ogni due anni, da ultimo in data 13 febbraio 2015, include, tra i prodotti per i quali risulta applicabile la tassazione catastale, anche quelli derivanti dalla manipolazione dei prodotti derivanti dalla coltivazione di piante. Ora nella consulenza giuridica le Entrate hanno definito il concetto di manipolazione applicato alle piante ornamentali.