Il primo giorno di consultazione del 730 precompilato messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate ha visto circa 120.000 accessi al sito dedicato delle Entrate da parte dei contribuenti, di cui quasi due terzi sono avvenuti con il pin dell’Inps. Il debutto del 730 precompilato non è stato segnato da intoppi tecnici, ma molti contribuenti segnalano incongruenze, errori o mancanza di dati che, invece, avrebbero dovuto essere contenuti nel 730 precompilato, come gli interessi passivi sui mutui o il numero di giorni “lavorati”. Tali problemi riguardano chi ha ricevuto più di una certificazione unica perché ha avuto più sostituti d’imposta nel 2014. Inoltre, il Pin dell'Inps ha generato alcune perplessità, in quanto in moltissimi ieri hanno tentato di accedere al portale ma hanno poi scoperto di avere un Pin non abilitato. Il servizio del 730 precompilato, infatti, è riservato a chi ha un Pin «dispositivo», ossia il codice Inps che serve per richiedere le prestazioni e i benefici economici ai quali si ha diritto. In molti casi, invece, i cittadini hanno un Pin «ordinario», che permette solo di consultare i dati della propria posizione contributiva o alla propria pensione. Pertanto, l’Inps, in una news pubblicata sul suo sito, ha chiarito che in tal caso è necessario convertire il Pin attraverso una procedura che obbliga l’utente ad andare allo sportello oppure a stampare, firmare, scansionare un modulo e inviarlo (insieme a un documento di riconoscimento) attraverso il sito dell’Inps o via fax e entro 48 ore il Pin verrà convertito.
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