Ieri è stato approvato dal Senato il disegno di legge anticorruzione, che ora passa all'esame della Camera. Nel testo del Ddl è presente anche una stretta sul reato di falso in bilancio, grazie alla riscrittura degli artt. 2621 e 2622 del codice civile. Le pene per il reato di falso in bilancio sono diversificate per le società quotate e non quotate. In particolare, per le società non quotate la pena base prevista va da un minimo di 1 anno ad un massimo di 5 anni di reclusione, mentre per le società quotate in Borsa la reclusione va da 3 a 8 anni. Il delitto è perseguibile d’ufficio, salvo nelle ipotesi in cui il fatto sia di lieve entità. Sono punibili per tale reato numerosi soggetti: gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci ed i liquidatori.