Con la Risoluzione n. 29/E di ieri 18 marzo 2015, l’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un interpello sulla corretta interpretazione delle disposizioni IRES-IRAP per i soggetti IAS adopter. In particolare, la risoluzione interviene sull’adozione del principio contabile IFRS 11 (“Joint arrangements”) e sui relativi effetti fiscali. L’interpello era stato posto da una società che adotta i principi contabili internazionali nel bilancio d’esercizio (Alfa), la quale ha stipulato con una società estera (Beta) un accordo di joint venture per la costruzione di un’autostrada. La società veicolo costituita per l’esecuzione dell’opera (Gamma) risulta, in base a quanto stabilito dallo standard Ifrs 11, contabilmente “trasparente” rispetto alla società partecipante Alfa. Quest’ultima, pertanto, iscriverà nel proprio bilancio separato non la partecipazione in Gamma ed i relativi frutti, ma i costi e i ricavi della partecipata, assunti pro-quota rispetto alla percentuale detenuta. La società istante chiedeva se questa rappresentazione contabile avesse anche effetto fiscale e dunque se i costi e i proventi contabilizzati (che sono appunto costi e proventi della società Gamma) concorrano a formare il reddito di impresa ed il valore della produzione ai fini Irap.
Per le Entrate, la rappresentazione degli accordi di joint venture nel bilancio delle imprese Ias-adopter non produce effetti fiscali. In particolare, sebbene in bilancio vengano iscritti i costi ed i ricavi della partecipata, nella dichiarazione dei redditi dovranno operarsi variazioni in modo da ripristinare i proventi e gli oneri relativi alle partecipazioni, essendo queste ultime fiscalmente rilevanti. Anche ai fini dell’Irap, i costi e i ricavi della società veicolo costituita per l’esecuzione dell’opera (Gamma, nel caso della risoluzione), che la società partecipante (Alfa) iscrive nel proprio bilancio per trasparenza, non assumeranno rilevanza.