Ieri, 16 marzo 2015, è stata depositato al Senato, in commissione Giustizia, l'emendamento al disegno di legge anticorruzione sul falso in bilancio. Il disegno di legge, in generale, prevede un inasprimento delle sanzioni di portata ampia, che riguarda la corruzione propria (per atto contrario ai doveri d'ufficio), la corruzione in atti giudiziari, l'associazione mafiosa, il peculato, l'indebita induzione, la corruzione impropria (per l'esercizio della funzione). Viene introdotto uno sconto, fino a metà della pena prevista, per chi collabora con la magistratura e le forze dell'ordine. Per quanto riguarda, invece, l'innalzamento dei termini di prescrizione, la modifica andrà effettuata sul disegno di legge di riforma generale della prescrizione, in discussione alla Camera. Per quanto riguarda il falso in bilancio, il testo dell'emendamento prevede la sostituzione integrale degli articoli 2621 e 2622 del codice civile, e l'aggiunta di due nuovi articoli. Le sanzioni, per le società non quotate, saranno da un minimo di 1 anno a un massimo di 5 anni, con la possibilità di ridurle da 6 mesi a 3 anni in caso di fatti di modesta entità. Le stesse sanzioni ridotte si applicano quando il falso riguarda società non quotate che non superano i limiti dimensionali previsti dalla legge fallimentare. Per le società quotate, invece, è prevista la reclusione da un minimo di 3 a un massimo di 8 anni, senza possibilità di applicare riduzioni.