Scade oggi, dopo ben due rinvii ed un percorso a ostacoli, il termine per il versamento dell’Imu sui terreni agricoli relativa al 2014. La scadenza, originariamente prevista per il 16 dicembre, è stata prima spostata al 26 gennaio 2015 e, poi, al 10 febbraio 2015 con D.L. n. 4/2015. Per capire se il terreno è soggetto a IMU o no, è necessario accedere al sito internet dell’Istat, consultare l’elenco dei Comuni italiani e verificare se il Comune è considerato montano (T), parzialmente montano (P) o non montano (NM). L’esenzione si applica solo in questi tre casi: ai terreni collocati in Comuni montani, indipendentemente da chi li possiede; ai terreni posti in Comuni parzialmente montani solo se posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali; ai terreni posti in Comuni parzialmente montani, posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (Iap) e concessi in affitto o in comodato a soggetti in possesso delle medesime qualifiche professionali. Per calcolare l'imposta si assume la tariffa di reddito dominicale vigente a Catasto al 1° gennaio 2014, la si rivaluta del 25% e la si moltiplica per 135 (75 per i coltivatori diretti o Iap che posseggono terreni in Comuni NM). Il versamento va eseguito mediante modello F24 utilizzando il codice tributo “3914”. Si precisa che, per il 2014: chi risulta esente in base alle regole dell'altitudine (del D.M. 28.11.2014), è esente ai fini Imu 2014 anche se non risulta esente in base alla nuova classificazione del D.l. 4/2015; chi risulta non esente in base alle regole dell'altitudine (del D.M. 28.11.2014), ma esente in base alla classificazione del D.l. 4/2015, non pagherà l'Imu 2014 in scadenza oggi.