Sul sito del Dipartimento delle Finanze è stato pubblicato il decreto ministeriale sullo split payment, che ora attende solo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il meccanismo dello split payment è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (art. 1, comma 629, lettera b, Legge n. 190/2014) e prevede che, per le operazioni per le quali l’Iva è esigibile a partire dal 1° gennaio 2015, le Pubbliche amministrazioni, se non sono debitrici d’imposta, a fronte di cessioni o prestazioni ricevute, devono pagare ai loro fornitori il solo corrispettivo senza l’Iva, che poi versano direttamente all’Erario. La Pa può scegliere se versare l’imposta al momento del pagamento della fattura oppure a quello della sua ricezione. Ci sono tre modalità per versare l’imposta: versamenti distinti per ciascuna fattura la cui Iva è divenuta esigibile; unico versamento giornaliero relativo a tutte le fatture per le quali l’Iva è divenuta esigibile in quello stesso giorno; versamento cumulativo, entro il giorno 16 di ciascun mese, relativo a tutte le fatture per le quali l’imposta è divenuta esigibile nel mese precedente. Il versamento va effettuato con modello F24, ma è esclusa la possibilità di utilizzare la compensazione orizzontale con crediti di altre imposte.
Ti potrebbero interessare