La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24250 del 13 novembre scorso, ha affermato che, per un ristorante, avere dei dipendenti in nero è circostanza idonea a ritenere complessivamente inattendibili le scritture contabili e consentire, all'Agenzia delle Entrate, la ricostruzione del reddito d’impresa con il metodo induttivo e la notifica di un avviso di accertamento. Con riferimento all'accertamento induttivo dei redditi d’impresa nel settore della ristorazione, era intervenuta la stessa Cassazione con sentenza n. 25001/2006, con cui si era affermato che “una volta calcolata la quantità normale di materie prime necessarie per la preparazione dei pasti, è ragionevole presumere che ne sia stato servito un numero pari al complesso dei generi alimentari acquistati, diviso per le quantità di essi occorrenti per ciascun pasto”.
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