Da oggi (24 ottobre 2014) ha ufficialmente inizio la sessione di bilancio di fine 2014 con l'avvio dell'esame della Stabilità e del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017. Ieri sera, infatti il presidente Giorgio Napolitano ha firmato il Ddl e ne ha autorizzato la presentazione in Parlamento. Il testo arrivato alla Camera dei deputati conferma le seguenti misure: il bonus di 80 euro; il bonus bebé di 960 euro annui, erogati mensilmente ai nuclei familiari con redditi fino a 90mila euro per i figli nati o adottati dal prossimo 1° gennaio e fino al terzo anno di età (il bonus sarà erogato su richiesta); lo spostamento al 10 del mese del pagamento delle pensioni per i beneficiari di più trattamenti (Inps ed ex Inpdap); le decontribuzioni ai datori di lavoro per gli assunti nel 2015 entro un tetto di 8.060 euro l'anno; la possibilità per i dipendenti, in via sperimentale (per i periodi di paga tra il 1° marzo 2015 e il 30 giugno 2018), di chiedere l'anticipo del Tfr maturando direttamente in busta paga; la cancellazione per le imprese, a partire dal 2015, della componente del costo del lavoro dalla base imponibile Irap; l'eliminazione-di contro- del taglio delle aliquote Irap in vigore per quest'anno e introdotto nella primavera scorsa con il decreto Irpef; il credito d'imposta alla ricerca quinquennale; aumento retroattivo della tassazione su fondi pensione (l'aliquota sale dall'11 al 20%), su fondazioni bancarie e tutti gli enti non commerciali (la tassazione passa da un'imponibile del 5% a oltre il 75%), nonché sulle polizze vita; reverse charge allargato e split payment per la lotta all'evasione (con aumento accise come clausola di salvaguardia se i due sistemi non dovessero funzionare); clausole di salvaguardia sull'intera impostazione della manovra con l'aumento dell'Iva dal 2016 e delle accise per altri 700 milioni.