I giudici della Corte di Cassazione, sezione tributaria, con sentenza n. 19593 del 17 settembre 2014, hanno respinto il ricorso di una Srl, in una controversia concernente il disconoscimento di costi per incremento del canone di fitto d’azienda, in quanto non previsto da scrittura privata registrata e, dunque, privo di data certa. Le spese sostenute, per essere portate in deduzione, devono, infatti, risultare da elementi sufficientemente specifici, attendibili e oggettivamente determinabili nell’ammontare. Pertanto, è indeducibile il costo non riportato in bilancio e nella nota integrativa, a fronte delle diverse emergenze documentali, quale, tra le altre, la mancata registrazione dell’operazione sul libro giornale.
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