Per garantire la tutela ambientale, i produttori e gli importatori di pneumatici devono provvedere alla gestione di quantitativi di pneumatici fuori uso, pari a quelli immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionale, provvedendo anche ad attività di ricerca, sviluppo e formazione finalizzata ad ottimizzare la gestione dei pneumatici fuori uso nel rispetto della legge. Sui pneumatici messi in vendita viene applicato un contributo ambientale, che è versato dal compratore all’atto dell’acquisto del pneumatico ed evidenziato separatamente nella fattura di vendita. Il contributo è finalizzato al finanziamento del sistema di recupero e riciclo previsto dalla legge. Con la conversione in legge del Decreto competitività, il contributo è divenuto ora imponibile Iva e va riportato in fattura in modo chiaro e distinto. L'importo da addebitare è quello vigente alla data dell'immissione del pneumatico nel mercato nazionale del ricambio.