La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 36182 depositata ieri 27 agosto, ha affermato che è legittima la confisca per equivalente sui beni del prestanome che svolgeva compiti di natura fiduciaria con la consapevolezza di tenere indenni soggetti terzi da possibili responsabilità legate anche a reati tributari. Nel caso di specie, il Tribunale aveva inflitto una condanna ad una persona per i reati di associazione per delinquere, concorso in bancarotta fraudolenta pluriaggravata e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte di cui all'articolo 11 del Dlgs 74/2000. L'associazione a delinquere, promossa e capeggiata da due commercialisti, aveva lo scopo di individuare società cui accollare rilevanti debiti tributari per poi eseguire tempestivi e fittizi trasferimenti all'estero per sottrarle alle procedure concorsuali fallimentari.
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