A seguito del problema posto dal Garante della privacy lo scorso 21 novembre, l'Agenzia delle Entrate ha introdotto un'ulteriore verifica prima di inviare al contribuente selezionato l'avviso del contraddittorio. I funzionari dovranno riscontrare se la famiglia fiscale indicata in Anagrafe tributaria coincide o meno con quella effettiva (o «anagrafica). Per procedere alla verifica potrà essere usato il collegamento diretto con l'anagrafe comunale o, in alternativa, potrà essere effettuata una richiesta al municipio titolare dell'informazione da inviare tramite posta elettronica certificata. In questo modo si dovrebbe evitare di selezionare coloro che con il reddito complessivo dichiarato dalla famiglia giustificano l'apparente scostamento individuale. L'unico problema resta l'effettiva conoscenza della convivenza da parte dei comuni; non in tutti i centri infatti è stato istituito il registro delle coppie di fatto.