La Cassazione civile, sez. lavoro, con sentenza del 10 dicembre 2013, n. 27519 ha stabilito che, con riferimento alla prescrizione dell'azione contrattuale di risarcimento del danno alla persona fondata sull’art. 2087 c.c., deve escludersi che il mero aggravamento del danno valga a determinare lo spostamento del termine iniziale, ove derivi dal semplice peggioramento di un processo morboso già in atto e non dalla manifestazione di una lesione nuova ed autonoma rispetto a quella già esteriorizzatasi dopo l'esaurimento della prima azione del responsabile.